di Valeria Zeppilli - Il sequestro preventivo è una misura cautelare reale, disciplinata dall'articolo 321 del codice di procedura penale, che può essere disposta quando vi è pericolo che la libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa aggravarne o protrarne le conseguenze o possa agevolare la commissione di ulteriori reati. Essa, come ogni altra tipologia di sequestro, ha come effetto la privazione di tale disponibilità.
Naturalmente, il sequestro conservativo giova anche alla parte civile regolarmente costituita nel processo penale, che può significantly valere le sue ragioni risarcitorie nei confronti dei beni dell’imputato sequestrati e la relativa richiesta può essere chiesta direttamente dalla stessa parte civile.
Lo scopo è quello di sequestrare il corpo del reato o le cose pertinenti al reato, con lo scopo di accertare gli elementi che caratterizzano il reato stesso.
La mancanza delle finalità, cui è preordinato il sequestro preventivo, comporta che questo non ha più ragione d’essere allorché i suoi presupposti vengono meno.
Infatti, qualora vi sia fondata ragione di ritenere che manchino o si disperdano le garanzie delle obbligazioni civili derivanti dal reato, come disposto dall’art. 316 comma two c.p., sarà onere della parte civile chiedere il sequestro conservativo dei beni dell’imputato.
Il Pubblico Ministero ha la facoltà di esprimere al giudice le sue valutazioni in ordine all’ipotesi di respingimento della domanda di revoca presentata dall’interessato e di presentarle al giudice insieme alla domanda.
Oltre che all'organo inquirente, anche a quello giurisdizionale è riconosciuto il potere di attivare un provvedimento di sequestro: decreto legislativo 74 2000 ciò si verificherà, di regola, advertisement imputazione già formulata, allorché le parti avranno come naturale interlocutore il giudice.
>fumus commissi delicti), il giudice, su richiesta del pubblico ministero, può ordinare il sequestro di un bene che possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato, o la commissione di ulteriori reati.
Avvocato, abilitata a 28 anni, presso la Corte d'Appello di Roma, è titolare del proprio Studio professionale. Svolge attività professionale nell'ambito del diritto civile e del diritto di famiglia, mettendo al centro del proprio lavoro l’ascolto del cliente.
In tal caso il Pubblico Ministero può disporre la restituzione delle cose sequestrate oppure chiedere al giudice la convalida del sequestro e l’emissione di un decreto.
A esso si procede, ai sensi dell'articolo 321 cpp, quando sussiste il pericolo che dalla libera disponibilità di una cosa pertinente al reato possa derivare l'aggravamento o la protrazione delle conseguenze di esso oppure la commissione più agevole di altri reati.
Il sequestro preventivo, quale misura cautelare, consente all’autorità giudiziaria di impedire che il reato sia portato a ulteriori conseguenze o di assicurare la confisca dei beni che costituiscono il profitto del reato stesso. Consideriamo un esempio di sequestro preventivo su un conto corrente. Un soggetto è indagato per il reato di truffa aggravata (art. 640 c.p.). Durante l’indagine, arise che l’indagato ha depositato una somma di denaro significativa su un conto corrente derivante dalle attività illecite.
Il sequestro perde efficacia se non sono osservati i termini sopra indicati ovvero se il giudice non emette l’ordinanza di convalida entro dieci giorni dalla ricezione della richiesta [five].
Le cose sequestrate sono affidate in custodia alla cancelleria o alla segreteria e se ciò non è possibile l'autorità giudiziaria dispone che la custodia avvenga in un luogo diverso specificando le modalità e provvedendo alla nomina di un altro custode.